Dopo la nostra esperienza alla mostra mercato “Orticola” a Milano, dove siamo stati a esporre la nostra collezione di Juniperus e di conifere nane, è ora d’obbligo dedicare un articolo a queste piante, iniziando in questo caso con il ginepro. Questo arbusto sempreverde, oltre ad essere una pianta obbligatoria per chi vuole un giardino in stile giapponese o Koi, si adatta benissimo anche ai giardini rocciosi o a quelli mediterranei. Molte varietà di ginepro sono infatti autoctone del nostro paese e possono essere trovate anche spontanee su gran parte del territorio italiano. Come già avrete capito dal titolo, mi limito a illustrarvi le principali varietà a portamento arcuato
e ricadente, mentre quelli a portamento eretto saranno affrontate in seguito. Sarebbe infatti impossibile racchiudere in un unico articolo le caratteristiche di tutte le varietà. Di Juniperus ne esiste infatti una quantità enorme di varietà – se ne contano almeno 60 -, tutti con portamenti e colori diversi! E proprio questa diversità di colori rende il ginepro prezioso al giardinaggio. Le numerose sfumature di verde, giallo e blu possono creare bellissimi giochi di colore sia d’estate che d’inverno. In molte varietà, le foglie aghiformi o squamiformi (o anche entrambe sulla stessa pianta) prendono inoltre bellissime tonalità dorate o purpuree nei mesi più
freddi, senza però mai perderle del tutto. Ma non è questo l’unico motivo per cui lo Juniperus si può ammirare sia nei giardini di montagna che in quelli sul mare: una delle principali caratteristiche di queste piante tappezzanti è infatti la loro rusticità che li rende adatti ai terreni più difficili e ai climi più disparati. La maggior parte delle varietà sopporta freddi intensi fino a -50°, ma anche quelle più ‘delicate’ riescono a sopravvivere a gradazioni che vanno dai -20° ai -25°. Non per questo ha problemi con il caldo: lo Juniperus sopporta benissimo la calura estiva e resiste bene anche in zone salmastre. Non soffre infine né l’inquinamento né la siccità. Sebbene vada annaffiato
appena messo a dimora, una volta stabilizzato può resistere per lunghi periodi senza acqua. Ecco un’altra caratteristica che rende lo Juniperus prezioso anche a chi non ha il ‘pollice verde’: è a manutenzione zero. Non solo non deve essere annaffiato, ma non necessita nemmeno di potature o di altre cure particolari. Vi dirò di più: anche gli interventi per togliere le piante infestanti non dovranno essere più così frequenti. La chioma dello Juniperus è infatti particolarmente fitta e densa e riesce a coprire completamente in terreno sottostante tanto da impedire la germinazione e la crescita di altre
piante. Sebbene fino ad ora vi ho solo parlato del giardino, lo Juniperus è adatto anche ad altri utilizzi: può infatti essere coltivato in vaso, è ottimo per il contenimento di scarpate e può essere utilizzato per coprire i muri. Interessanti sono infine anche le numerose creazioni che si possono trovare in alcuni vivai. Giocando con gli innesti si possono realizzare alberetti o macrobonsai con risultati stupefacenti di cui vi mostro qualche foto:




Esposizione: Predilige esposizioni a pieno sole o mezz’ombra, ma molte varietà riescono a ambientarsi perfettamente anche all’ombra totale.
Temperatura: Molto resistente sia al caldo che al freddo anche se intensi e prolungati. La rusticità può variare a seconda della varietà, ma tutti riescono a sopportare temperature almeno fino ai -20°.
Terreno: Preferibilmente sciolto e ben drenato, ma riesce a svilupparsi anche in condizioni estreme, in terreni poveri e sassosi.
Mese fioritura: Lo Juniperus può essere sia dioico che monoico, i fiori sono comunque sempre unisessuati e si formano in primavera. Non sono comunque rilevanti al livello estetico.
Consiglio: Molto varietà sono ‘aromatiche’ e rilasciano un piacevole profumo se si sfregano le foglie. Per maggiori informazioni sulle varietà nello specifico, vi ho pubblicato un altro articolo proprio sulle varietà e cultivar nel dettaglio.